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Campus: critica e vita da Festival

Il bando è rivolto a studenti e giovani apassionati di spettacolo e arte contemporanea, e ha come obiettivo la creazione di un campus gratuito nell'ambito di Pergine Spettacolo Aperto, edizione 2014.
L'intento è quello di formare un gruppo di operatori culturali che viva attivamente il Festival osservandolo dall'interno ed esercitando lo sguardo critico con varie eleborazioni (recensioni, commenti, foto, video) da pubblicare nei canali web legati a Pergine Spettacolo Aperto. Con strumenti tecnlogici di uso quotidiano i partecipanti seguono, documentano e valutano gli eventi e le performance in cartellone in una vera e propria "narrazione in diretta" da mettere in condivisione. 
Una narrazione alimentata dal dialogo con gli artisti e dal continuo confronto con lo staff. Una preziosa opportunità per maturare esperienza nel campo della critica artistica, entrando al contempo in contatto con le tecniche e le dinamiche gestionali e organizzative di una prestigiosa rassegna culturale. 
Il gruppo è guidato dal regista Simone Capula, fondatore della Scuola Ambulante di Teatro e del Teatro a Canone, che coordina le attività e conduce gli incontri giornalieri di discussione sugli spettacoli e gli appuntamenti in programma. 

Davide Gavioli

Creonte esce di notte dalla città e va al campo, prende un pugno di polvere e lo sparge sul cadavere del fratello a cui ha negato la sepoltura. Un rituale simbolico, vuoto e inefficace contro l’orrore. Che compie per necessità personale. E che paga con la vita. Questo è il teatro: un rituale vuoto e inefficace che riempiamo con il nostro ‘perché’, con la nostra necessità personale. Che in alcuni paesi del nostro pianeta si celebra nell’indifferenza. E in altri può costare la vita a chi lo fa (Eugenio Barba, La canoa di carta). Questo è ciò che mi aspetto dal Festival: un luogo da riempire con i miei "perchè".

 

d.gavioli@hotmail.it

Erica Testi

una matta da festival

 

Citando il nostro mentore Simone Capula "un festival è  una macchina strana".

In un contesto segnato da un'atmosfera fuori dagli schemi, ci hanno aperto le porte per entrare in veste ibrida all'interno di questa identità artistica mutevole.

Lo scopo di questa esperienza per me è, attraverso il campus, entrare nel cuore pulsante e nella mente di Pergine Spettacolo Aperto, capire come si muove, come muta e  come posso inoltrarmici in prima persona.

Questo campus sarà un viaggio, e da ogni viaggio si riporta a casa qualcosa.

 

ericatesti@gmail.com

Guendalina Piselli

Fino ad ora ho vissuto e guardato l'arte sui libri, nei musei, nei teatri. Come studentessa, appassionata e spettatrice.

Partecipare al Campus di Pergine Spettacolo Aperto è entrare nel vivo dell'attività artistica. Incontrare gli artisti, vedere tutto quello che c'è dietro a ciò che fino ad oggi ho visto dall'esterno. È scoprire e vivere la forza pulsante che spinge un artista a creare ed esprimersi.

 

- L'ispirazione esiste ma deve trovarti mentre lavori

Pablo Picasso

Eva Serpelloni

L'arte in verità non rispecchia la vita, ma lo spettatore.

Il contrasto delle opinioni suscitate da un'opera d'arte indica che l'opera è nuova, complessa, vitale.

O.W.

 

Perchè l'arte va sperimentata.

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Giulia Lenzi

Non c'è cosa più difficile che parlare di sé: io di me so solo dire che ho studiato arte, musica e spettacolo e che sono a Pergine nella speranza di capirci qualcosa, di arte. Preferisco, per il resto, lasciare le parole a chi sa dirle (sul sé e sulla comprensione).
Io sono Nessuno! Tu chi sei?

Sei - Nessuno - anche tu?

Allora siamo in due!

Non dirlo! Potrebbero pubblicizzarlo, lo sai

Che squallore - essere - Qualcuno!

Così volgare - come una Rana - 

che dice il proprio nome - per tutto giugno -

ad una Palude in ammirazione!

(Emily Dickinson)

lenzigl@gmail.com

Laura Marano

Una passione per il teatro. Insaziabile, insopprimibile. Guardare non basta, bisogna vivere. Da Roma, quindi, gambe in spalla verso Pergine per la vita da Festival. Partecipare è l'essenza. Il teatro è incontro, ricerca di sé attraverso l'altro, riscoprire con tutti i sensi che quel conflitto che è in scena è già parte di un nostro conflitto, più intimo, più individuale.

Giulia Mondanelli

Non basta studiare l'arte per conoscerla, è solo il diretto contatto con chi la genera che ti mostra il suo aspetto a 360 gradi. Avere la possibilità di vederla concepire è l'occasione, non solo di conoscere l'arte, ma di far parte di lei, di essere lei. 

O si è opera d'arte, o si indossa.

(Oscar Wilde)

Il festival di Pergine è l'opportunità di indossare l'arte.

giuliamondanelli@gmail.com

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Il Team del Campus 2014

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